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Delicious

Se devo essere sincera Delicious non mi ha entusiasmato più di tanto…..
Mi sono iscritta ed ho provato ad utilizzarlo, ma non mi è piaciuto.
Sicuramente sarà utile, ma sinceramente ho trovato più interessante Pubmed.

PubMed

PubMed devo dire che non è niente male.All’interno di questo sito sono presenti le informazioni essenziali di un articolo:titolo,abstract,autore,riferimenti bibliografici e collegamenti esterni.

Per provare ho inserito la parola “paranoia“, ed infatti mi sono apparsi un sacco di articoli che spaziavano su diversi argomenti, ma che riguardavano la paranoia; ne ho scelto uno cliccandoci sopra e sono arrivata a leggere un piccolo riassunto.

Credo sia un buon sito per la consultazione medica!!!

PDF

Sinceramente non mi sono mai interrogata sul funzionamento e la funzionalità del formato PDF, forse perchè tutte le volte che lo apro ho l’angoscia di non riuscire a leggerlo!(eppure ho Acrobat Reader!!!!!).

Il Portable Document Format (PDF), è un formato di file basato su un linguaggio di descrizione di pagina sviluppato da Adobe Systems ed è un formato standard molto diffuso per la condivisione dei documenti.

Un file PDF può descrivere documenti che contengono testo e/o immagini in qualsiasi risoluzione e quindi chiunque può creare applicazioni che leggono e scrivono file PDF.

All’interno del file PDF vengono tenute informazioni sulla sicurezza e l’indicizzazione.

La protezione di un documento PDF presenta una chiave di crittografia attualmente fino a 128 bit(tempo fa era di 40 bit).

Il boom facebookkiano sta invadendo il mondo!!!.
Ormai se ci incontriamo con qualcuno chiediamo:”…ma anche te sei su Facebook!!!!!Allora ti aggiungo come amico!”.
Io sono stata coinvolta quasi per caso….a luglio, andando a guardare la mia posta elettronica, trovo una mail di un mio amico che mi invita a visitare il suo profilo su Facebook…….convinta che non l’avrei poi, più utilizzato, mi sono iscritta(perché per vedere il profilo e le foto del mio amico mi dovevo iscrivere).
Da quel giorno in poi, sono andata sul mio profilo (a parte in vacanza!!!), tutti i giorni aggiornandolo con foto, commenti, iscrivendomi a gruppi, chattando.
Ho ritrovato persone che erano con me alle elementari, alle medie ed alle superiori(con quest’ultimi abbiamo fatto anche una cena), ho ritrovato amici che vedo tutti i giorni e devo ammettere che alla fine mi piace.
Ma, se da una parte tutto ciò è molto “eccitante”, dall’altro mi rendo conto che tutti ci stiamo infognando e la cosa ironica è che ce ne rendiamo conto, ma continuiamo ad usarlo.
Quello che mi chiedo è: E’ solo questione di tempo e poi anche Facebook ci verrà a noia, oppure è un fenomeno che è destinato a durare?
Il fatto di poter caricare foto, video, la possibilità di chattare, di scrivere i propri stati d’animo credo che abbia un bel fascino ammaliatore su di noi….il fatto di stare a chilometri ed ore di distanza e poter parlare con le persone in tempo reale, come fossimo l’uno accanto all’altra, è qualcosa credo, di straordinario (non solo Facebook, ma anche Messenger offre questa possibilità, ecc…..), ma anche di “triste”, se vogliamo…potremmo prendere il telefono e parlare oppure prendere un aereo…ma non sempre si può fare e quindi usiamo Internet, Facebook, Messenger, MySpace e tanti altri social networking, per darci la possibilità di essere ancora di più in contatto con il mondo.

Il Prof. Wesch

Il problema affrontato dal Prof. Wesch riguarda non solo la sfera scolastica ma anche quella umana.

Nel video soprattutto si inquadrano diversi studenti che rendono partecipe chi guarda della propria situazione scolastica…dal passare quasi l’intera giornata su Internet, a chi parla di percentuali….

Il quasi totale disinteresse da parte degli studenti alla lezione, il fatto che “odiano la scuola ma vogliono imparare”, fa pensare al Prof. Wesch di cambiare l’approccio durante la lezione e di trasformare ciò che poteva essere visto come un ostacolo alle sue lezioni (Facebook,iPod,ecc…), in una risorsa.

Risorsa scolastico-interattiva.

Ci troviamo in un’era iper-tecnologica dove siamo circondati da mezzi di comunicazione che parlano di “posta elettronica“,”sms“, “chat“…..e quindi poter sfruttare certi aspetti per condividere ed interagire a livello scolastico è positivo e potrebbe rivelarsi anche utile; ma ciò che mi chiedo è:non è che finiremo per essere completamente “inghiottiti” dalla tecnologia? (se non lo siamo già).

La proposta di Wesch non va accantonata completamente perchè è giusto progredire e se necessario cercare di migliorarsi, ma va sempre fatto con criticità.

Pur usando frequentemente Facebook, Messenger, preferisco carta e penna.

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